Guida del facilitatore_Diversity Circles™_IT
11 Il sostegno della Commissione Europea per la produzione di questa pubblicazione non costituisce un'approvazione del contenuto che riflette solo le opinioni degli autori e la Commissione non può essere ritenuta responsabile per l'uso che può essere fatto delle informazioni in essa contenute. Per qualsiasi domanda su questo accordo si prega di contattare [inserire nome] al numero[inserire numero] o e-mail [inserire e- mail]. Schema di una sessione Diversity Circle TM Le seguenti informazioni sono di aiuto nella pianificazione di ogni sessione. Gli strumenti forniti in questa guida non sono obbligatori. Spetta al facilitatore scegliere gli strumenti da utilizzare, a seconda delle esigenze dei partecipanti. Primo incontro: Sfidare se stessi sul posto di lavoro 1. Contrattazione iniziale 2. Introduzioni personali 3. Introduzione al modello Action Learning 4. Amministrazione e materiale: - firme sul registro delle presenze, accordi di controllo firmati. 5. Esaminare gli esempi – approccio, differenza tra il dare i consigli, usare le domande, trasformare le domande in dichiarazioni, delineare il modo di lavorare 6. Accordo sulle regole di base 7. Esplorazione dei problemi e delle sfide sul posto di lavoro. 8. Definizione degli obiettivi e pianificazione delle azioni 9. Sintesi delle azioni e dell’apprendimento 10.Schede di valutazione 11.Assicurarsi di aver concordato la prossima sessione, la data, l'ora, il luogo (può essere programmato). Gli strumenti proposti: Strumento 1 – Il modello comunicativo PNL: cambio di mentalità per aiutare gli altri in modo più strategico. Strumento 2 – Mappa mentale e generazione di idee: sviluppare obiettivi e idee per lo sviluppo. Strumento 3 – OBIETTIVI SMART piani d'azione per migliorare le opportunità di volontariato per le donne cittadine di paesi terzi e lo sviluppo personale sia per i clienti che per i professionisti. Autovalutazione delle competenze trasversali (prima) Secondo incontro: sviluppo di un piano di azione per un’attiva partecipazione delle donne provenienti da paesi terzi nella società attraverso le opportunità di Volontariato SMART. 1. Ri-contrattazione – verifica dell’accordo sulle condizioni di lavoro 2. Valutazione dei progressi compiuti: discussione di successi, difficoltà 3. Articolazione di nuove sfide e opportunità 4. Esplorazione dei problemi 5. Definizione degli obiettivi e pianificazione delle azioni. 6. Riepilogo delle azioni e dell’apprendimento 7. Strategia per la sostenibilità
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