Guida allo Storytelling- IT

rappresentazione della storia appare originale e ben construita, lascia trasparire più chiaramente l’interesse nella persona che la sta condividendo. • Come detto nella prima parte le storie efficaci hanno elementi di sfida/conflitto e lasciano la soluzione alla fine. Questi elementi rendono una storia interessante e stimolante. Presta attenzione al titolo che dai alla tua storia, individua l’idea principale e trasformala in un titolo accattivante che fa nascere un immediato interesse perché appare nuovo e rilevante. • Lo storytelling non è solo condivisione di informazione ; una storia attrattiva ed efficace dovrebbe emozionare. Per stimolare la curiosità del pubblico, usa per esempio domande intriganti e provocanti per mostrare che qualcosa non ha logica e quindi che è necessaria una spiegazione. E che incredibile potere quello di essere in grado di scegliere come NOI vogliamo interpretare, analizzare, vivere quest’evento in QUESTO modo! Dipende da ciascuna persona vivere la situazione data nel miglior modo, quella che gli permetterà di superarla- crescere e andare avanti. «Ho imparato che le persone possono dimenticare quello che hai detto, possono dimenticare quello che hai fatto, ma le persone non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire.» (Maya Angelou) In questa continua e stimolata curiosità esiste un concetto che funziona molto bene: quello dell’ imprevedibilità Il concetto dell’imprevedibilità Una buona storia mantiene sempre un grado di suspense: come andrà a finire? Cosa succederà? Generalmente, sappiamo come creare suspense e ci fa piacere raccontare un racconto che mantenga l’ascoltatore seduto in pizzo sulla sedia. Questo è provocato dalla storia stessa, rara: raccolta in un paese lontano, ricevuta come regalo... Sono ben accette le storie dalle quali si apprende qualcosa di nuovo che conducono a un nuovo punto di vista. Tuttavia a volte le storie sono comuni, e note al pubblico. In alcune culture del continente africano il pubblico conosce bene la storia. Niente verrà deciso dall’elemento della sorpresa della caduta. L'arte di chi racconta la storia è quindi quella del « sapere e dimenticare ». Conoscere la storia per seguire il suo corso tranquillamente e allo stesso tempo rifiutarsi di accelerare e andare più veloce della storia. Vivere la scoperta di ogni azione come se il protagonista la stesse scoprendo allo stesso tempo. Coinvolgersi in una battaglia senza sapere chi vincerà. Grazie a questa sorpresa di ogni momento e ad ogni frase, il pubblico rimarrà in sospeso e affascinato. L’arte dei narratori include anche l’abilità di meravigliarsi dell’informazione come di una gemma rara. Senza immaginare cosa avverrà dopo. Essere aperti alla sorpresa . E non dobbiamo dimenticare che ogni racconto ha la sua specificità, a differenza del cinema e del teatro, e viene vissuto per metà dal narratore e per metà dal pubblico. Il racconto, nella sua versione più semplice, condiviso oggi con un certo pubblico non sarà mai lo stesso di quello di domani con un altro publlico, nè per la forma nè per l’ordine... 14

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